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Chiavedrale

febbraio 23, 2011

Antefatto: nel piovoso agosto del 2010 in Val Pusteria, durante un umido pomeriggio a Brunico, Mauro acquista una intrigante scatola di Keythedral. E’ un gioco autoprodotto di tal Richard Breese che, non si sa per quale arcano motivo, ha la fissa per il prefisso Key (chiave) per i nomi dei suoi giochi.

Giorno d’oggi: per il turno pagano, dopo una fitta corrispondenza epistolare, si decide che Mauro scelga il gioco nuovo da provare. La scelta cade su Keythedral.

Siamo di fronte ad un “Catan Gestionale”: un Coloni di Caylus, un Pilastri di Catan. Spieghiamo in due righe. Il ricoprimento del piano di gioco è a ottagoni e quadrati. I quadrati sono numerati e sono cottage/case che si attivano quando viene scelto il numero che le contraddistingue. A quel punto operosi omini escono nei terreni ottagonali limitrofi e producono. I materiali ottenuti serviranno per acquistare pezzi di cattedrale etichettati con punti vittoria. Si deve aggiungere che non esiste commercio e che le interazioni tra i giocatori sono le bastardate che si fanno tra di loro nel soffiarsi a vicenda i territori produttori o nella costruzioni di palizzate che bloccano l’accesso ai terreni. Per aggiungere un po’ di pepe casuale si possono acquisire leggi che elargisco bonus e malus ai giocatori.

Al lancio dei dadi la sequenza è DMFL. Iniziamo a posizionare. Beh qualche errore lo faccio subito. Mi accorgo di essere l’unico che ha 2 cottage con soli 2 territori limitrofi. Anche Luigi l’ha fatto, ma solo su un territorio. Al posizionamento del quinto cottage la situazione è questa:
Daniele (rosso): 12 territori distinti (4 foreste, 3 cave, 2 laghi, 2 vigneti, 1 prato)
Mauro (verde): 15 territori (4 cave, 3 prati, 3 vigneti, 3 foreste, 2 laghi)
Francesco (blu): 16 territori (5 foreste, 3 cave, 3 prati, 2 vigneti, 2 laghi)
Luigi (giallo): 12 territori (3 laghi, 3 cave, 2 foreste, 2 vigneti, 2 prati)

Quindi Francesco ha il maggior numero di territori (16) a seguire Mauro (15), in coda io e Luigi con soli (12). Già non si inizia bene. Francesco punta subito a far crescere i cottage in città e non si cura dei pezzi da 4. Mi barcameno niente male e nonostante il numero di territori limitato vado sempre a raccogliere, mentre nella asfittica zona centrale si scatenano un po’ di gomitate. Luigi argina Francesco con una palizzata in una zona molto gialla della mappa e si fa delle belle leggi “ad personam”. E purtroppo la sezione giuridica del gioco non mi aiuta: mentre infatti gli altri pescano leggi che danno un oro a 2 materiali, produzioni raddoppiate e distruzioni di città, io pesco 2 leggi insulse (un non contano le palizzate e un scegli tipo risorse) che me le porto inusate fino alla fine: 2 risorse buttate.

In chiusura però ho la chance di stoppare per bene Francesco (facendo sì che quasi butti al cesso un metallo appena preso) ma non rischio e prendo il pezzo da 12 con il doppio viola. Consegno così a lui immediatamente all’ultimo giro il pezzo finale della chiavedrale. Al conteggio Luigi ha un sorprendentemente basso 36, io mi fermo a 42, Mauro e Francesco sono entrambi a 44. Ma Mauro vince per una risorsa in più! E’ lui il Tom costruttore della serata. In classifica generale Francesco allunga il vantaggio sugli inseguitori che si compattano: io aggancio Luigi e Mauro quasi annulla il suo gap. Ci sarà da ridere…

M 44 (5 risorse) = 4+6+6+8+10+10,
F 44 (4 risorse) = 6+8+8+10+12
D 42 = 4+4+6+8+8+12
L 36 = 4+4+6+10+12

F 46, L 32, D 32, M 30