Tirando le somme… 2. I giochi

FraMaLuDa, stagione 09/10. L’ora dei conti. Seconda parte. I giochi.

In generale: 24 turni di gioco in 20 serate con 12 giochi di cui 5 novità ed una nuova espansione: Smallworld, Hansa, Evo, Colossal Arena, Meridian e Kingsburg: L’espansione del Regno. I classici sono stati Kingsburg liscio, I pilastri della terra, Caylus, Puerto Rico, Anno 1701, Tigris & Euphrates e Carcassonne. Abbiamo anche quest’anno rispolverato le vette della classifica di gradimento dell’anno passato, recuperando in più il titolone mesopotamico di Knizia.

Il periodo di gioco è ormai standard: settembre – luglio. Con cadenza bisettimanali sui soliti 3 campi di gara, su cui si è aggiunto (botta secca) l’attico Lattanzi: F 7, L 7, D 5, M 1. Bisognerebbe aggiungere, per la cronaca, anche una unica giocata a 3 a Caylus a casa Pagano.

La novità di quest’anno è l’adozione di una classifica generale che non tenesse solo in considerazione la vittoria, ma ponderasse anche il posizionamento in ogni singola partita. Così il vincente di ogni partita ha ottenuto 8 PT (punti torneo), il secondo 4 PT, il terzo 2 PT e il quarto 0 PT.

Classifica finale: Daniele 132 PT, con 13 vittorie (54,17%); Francesco 74, 6 vittorie (25%); Mauro 70, 2 vittorie (8,33%) ; Luigi 60, 3 vittorie (12,5%).

La Classifica di gradimento dei giochi giocati 09-10 è fatta così. Ordiniamo da 1 a 12 i giochi fatti. Dal + bello al – bello. Chi totalizza meno, è IL gioco della stagione. Ecco i nostri graditi (tra parentesi quadre i parimerito): Kingsburg, [Smallworld, Pilastri], Colossal Arena, Evo, Carcassonne, [Hansa, Puerto Rico, Tigris & Eufrates], Caylus, Anno 1701, Meridian. Per fare una piccola analisi di quanto pesava il voto peggiore ho ristilato la classifica eliminando tra i 4 voti quello più alto. Sorpresa: la classifica rimane tendenzialmente la stessa, variano solo i primi 3 posti. Smallworld, Pilastri, Kingsburg. Su Smallworld pesa la bastonata della votazione di un Luigi scottatissimo dal mondopiccolino.

Niente a noi Kingsburg ce piace. Ora pepato dall’espansione pure di più. La semplicità delle regole, il lancio ripetuto dei dadi, le gomitate infami, l’evocazione delle catastrofi sui nemici. Che dire? Ancora grazie ad Andrea e Luca, per il loro piccolo capolavoro.

Smallworld è LA novità dell’anno. La semplicità della meccanica, la ricerca della giusta miscela razza-abilità, il tempismo nella decadenza lo fanno un titolo molto divertente. Forse Luigi non sarà molto d’accordo e lo reputa il responsabile del suo cucchiaio, ma si potrà rifare nelle partite del prossimo anno!

I Pilastri della Terra è un piacevole gestionale light che forse, a mio parere, non raggiunge le vette di struggente bellezza di Puerto Rico o Caylus, ma che con la sua semplicità e quel pizzico di fortuna rende la giocata divertente. Ripensandoci. Ma non notate alcune somiglianze nei meccanismi con Kingsburg: non è che in fondo siamo dei fan del Worker Placement, dove il piazzare dadi o omini che siano, ci dà un tono da novella Eminenza Grigia? non è che l’invocazione dell’evento fasto o nefasto fa uscire l’aruspice che in noi, o la scelta del personaggio dà libero sfogo al nostro voler essere un Petrolini?

Molto apprezzato è stato anche Colossal Arena. Il suo “non tabellone” come dice Francesco, gli infami affossamenti delle puntate avversarie, la velocità di gioco, le pescate fortunose e le carognate micidiali creano alla fine un bel mix. Un altro gioco di Reiner Knizia dopo Kingdoms e Tigris & Euphrates.

Evo è un gioco molto carino. L’asta genetica, il proprio Dino costruito con ombrellini, pelliccette, corni e code, fa caldo, fa freddo, spostiamoci di qua, scappiamo di là, andiamo a dare 2 capocciate (“pepen“), giochiamo la carta infame… A me forse è piaciuto di più anche per la doppia vittoria, ma tutto sommato direi una gradita novità per tutti. Per la cronaca l’autore del gioco è Philippe Keyaerts, lo stesso di Smallworld.

Carcassonne è il gioco con cui chiudiamo ormai le stagioni: bis Carca in fundo. Un classico amato ed odiato.

Con Hansa abbiamo faticato un po’ nella prima partita a comprendere bene i meccanismi e sicuramente a far fruttare al meglio i mercati e la raccolta punti. Poi abbiamo fuso il programma in Java e abbiamo ottimizzato tutto nella seconda epica disputa. Ora rimandiamo il giudizio definitivo dopo il prossimo giro nei porti anseatici.

Puerto Rico, Caylus e Tigris & Euphrates sono i titoloni della stagione, i classici di sempre, gli evergreen, rispettivamente 1, 9 e 11 nella classifica di BGG. Belli e impegnativi, almeno una giocata a stagione la meritano.

Anno 1701 è una variante strana dei Marinai di Catan con una spruzzatina gestionale tra cannoni, sacchetti, “austriaci felici” e soldi. Noi in fondo ci giochiamo solo per vedere le performance di Francesco con la carta “Calma Piatta”. Perché lui la pesca. Sicuramente lui la pesca. E nel momento peggiore.

Meridian chiude la classifica. Un astratto “geografico” di Leo Colovini che non ci ha fatto strappare i capelli. Semplice, carino, nulla di più.

Una menzione speciale di gradimento va al Tabellone di Smallworld e al dinosauro a pezzi di Evo.

Mi sono preso un po’ di tempo e mi sono riletto i post dell’anno. Ve lo consiglio vivamente. Abbiamo consegnato agli annali delle serate indimenticabili. Tra i tanti momenti da ricordare, citiamo al volo la Leggendaria doppia pesca di Francesco con Calma Piatta e Pirati da 10 e, per le sorti della classifica finale, l’uscita del Dragone da 9 nella penultima giornata. Chiuderei riportando l’emblematico motto della stagione… “Basta che non vinca il pagano!

Una Risposta to “Tirando le somme… 2. I giochi”

  1. Francesco Says:

    che dire?! grande Dani, grazie…

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