soriso, rise, risata

ottobre 24, 2013

RISAIA-800x500

VI.III. Ricominciamo a casa di Luigi una pala di pizza in 5: Rosita è con noi. Samuele per ora si tira fuori e sorride. Che dite? Prevede una schiacciante vittoria paterna o si sta già burlando di lui?

Ci attende Java, gioco di Kiesling e Kramer. Da anni è in cima alla mia libreria, incellofanato e mai aperto, perché qualcuno sulla Tana dei Goblin l’ha etichettato come “simile agli scacchi”. I miei avversari l’hanno finora boicottato per me: una misera seconda nazionale, 1549 di punteggio ELO FIDE. Mauro sottolinea “va bene recuperarlo ma proprio ora che è in vantaggio di due vittorie?” Vedremo se sarà profetico…

Java non è il linguaggio di programmazione e non è il caffè, è l’isola indonesiana con tanto di terrazze e risaie. E proprio qui, andremo a costruire i nostri villaggi, le nostre città, i nostri campi e i canali di irrigazione per il riso. Comporremo un alveare per cercare di dominare in altezza nelle città che si allargano piano piano con palazzi in festa e per avere in pianura il controllo delle pozze d’acqua. Sembra un Carcassonne 3D con le tessere che si sovrappongono.

Al via, 35 minuti a testa e sequenza di gioco MFDL. Mauro (in nero) apre con città da 2 e omino già al secondo livello. Francesco (il rosso) copia. Io (bianco) creo una città da 4, che diventa con Luigi (arancio) da 6. Qui c’è subito una escalation fino al decimo livello con tutti e 4 nel villaggio. Ancora non sappiamo bene come muoverci, ma piano piano prendiamo confidenza con i meccanismi. Io mi sposto isolato a nord sotto le montagne. Luigi entra nella città iniziale di Mauro e Francesco in quella di Luigi.

Francesco mostra presto a tutti come le pozze di irrigazione diano punteggio e crea un bel laghetto da 4: 12 punti per lui. Nelle mani successive le pozze si moltiplicano. Da copioni tiriamo su un acquitrinio almeno da 3: buttali 9 punti.

Francesco è comunque messo molto bene e ha un discreto vantaggio, ma rimane con i piedi per terra e ci ricorda come il conteggio finale dia una bella botta nei punteggi. Mi si accende la lampadina. Capisco che non devo dare fondo ai miei tasselli. Se si chiude all’esaurimento delle tessere da 3, il giro finale che è quello che ti permette di essere primo/secondo in molte città villaggio devi farlo avendo a disposizione delle mosse. Devi avere qualche tassello da uno o da due per salire di livello. Se non hai libertà di piazzare tessere sei spacciato. Mi accorgo con gioia che i miei avversari hanno poche, pochissime tessere.  Può essere una estensione della regola d’oro “bisogna averne sempre uno in mano”.

Mi viene poi in mente un altro tema tattico a cui si può ricorrere se non preventivamente scongiurato: l’isolamento. Si isola un palazzo e se ne crea un altro nello stesso nucleo. Riesco ad isolare 2 palazzi: ottimi per il conteggio finale. Ed in effetti qui faccio sfracelli: i miei avversari sono quasi paralizzati ed io raccolgo oltre 50 punti.

Partita: D 104, M 91, F 87, L 74

Tempo: D 4, M 0, F 0, L -2. Luigi è andato lungo. M e F hanno usato tutto il loro tempo.

Mauro sorpassa quasi in volata Francesco. Luigi ben distanziato dietro. Ecco cos’erano quei ghignetti di Samuele: “riso… come me viè da ride”

Classifica generale: D 24, M 10, F 6, L 2

Amazzoni e topi

ottobre 7, 2013

amazzone_topi

Small Word è Francesco. Non ci sono santi. Nelle ultime tre partite ha sempre dominato. Noi, sapendolo, abbiamo cercato di metterci una pezza e ci siamo preparati. Acquisto di SmallWorld 2, fresco di Apple Store. Espansione Grand Dames e via. Qualche partitella non può che far bene. Fa prendere domestichezza con razze e poteri. Quello che viene innato a Francesco, a noi costa sacrificio e soldi.

Secondo appuntamento della stagione a Casa Laddaga. Ecco gioca pure in casa! Noi forti della fusione di un paio di iPad tentiamo la detronizzazione del re in casa sua. Riusciranno i nostri eroi? Al sorteggio la sequenza di gioco è fissata così: LMFD. Ecco parto in coda. Non mi piace.

La teoria delle razze è questa: 8 pretesse commando, 7 bianchedame volanti, 11 giganti col dragone, 7 troll mercanti, 10 ghouls spiritici, 11 amazzoni bivaccatrici. Le prime 2 razze accumuleranno soldi e saranno prese in un secondo momento. Ora si ha bisogno di razze che permettano l’espansione. Luigi prende i troll, entra da nord e cerca di piazzarsi sulle montagne vicino al lago centrale. Con montagne e fortificazione avrà una razza decaduta intoccabile. Mauro prende i giganti e zompetta dai monti a sud. Francesco prende i ghouls spiritici. Ci sono 17 razze e 22 abilità con 384 combinazioni possibili e quando ricapita la possibilità di giocare con 3 razze di cui 2 attive? Invade i territori liberi ad est. Nel frattempo sono apparsi in coda 7 nani salutisti, 10 mezzuomini berserk e 10 zingare palustri. Prendo le amazzoni e mi spando ad ovest. Mauro decade subito e prende le pretesse che si allargano negli ultimi territori del nord rimasti vuoti. Decadono ovviamente i ghouls francescani, beh decadono si fa per dire: una bella legnata alle pretesse la danno subito. E ci si mettono pure le bianchine svolazzanti. Decadono anche i Troll e Luigi prende le zingare, iniziando ad entrare ed uscire dal tabellone, cercando le paludi ad ovest prima, ad est poi. Bella tattica e chi le ferma? Ho il tempo prima di decadere anch’io di mazzolare un po’ di troll. Pare proprio che stiano antipatici alle mie donnine. Mauro decade ancora e rientra con i 7 nani (!) con i 7 soldi. Le cave del sud sono sue. Purtroppo per lui entro anch’io con 13 ratti sacheggiatori. Entro sempre da ovest e taglio verso i nani meridionali. Mauro è costretto a ridecadere e prende degli umani collinari che scendono da nord alla ricerca di fattorie e colline. Inizia così a fare punti veri. Francesco adotta gli Halflings furiosi. Ha ormai tutto il tabellone ad est. Ha creato un muretto invalicabile a nord e a sud con le damine immortali. Ha qualche margine con gli zombi rimasti a vagare e a rompere. Ci si mettono pure i mezzuomini con le 2 buche impenetrabili. Gli ultimi 3 turni farà punti a sfacelo. I miei topi continuano a razzolare bene, sostenuti da 5 amazzoni in decadenza che nessuno tocca o perché montane o perché fortunatamente isolate dai focolai di guerra. L’ultima razza ad entrare è quella degli Orchi sotterranei di Luigi che spezzano in due la continuità dei territori delle mie pantegane. Mauro rimane indisturbato a nord, mentre a sud un complotto di orchi e mezzuomini cercano di mangiarsi i miei topolini. E’ passata la mezzanotte. E’ il mio compleanno. Imploro gli avversari che mi lascino stare, che siano clementi, che mi lascino festeggiare con una vittoria. Niente. Sono spietati. Io stringo i denti e resisto ad oltranza.
Al conteggio finale: D 99, F 92, M 88, L 75
Porto a casa la vittoria. Francesco “smallworld” Laddaga è lì a pochi punti. Mauro ad uno sputo da Francesco. A Luigi non tornano i conti. “No dai mi mancano almeno una decina di punti! Forse non ho preso i punti alla fine di qualche mano…” Inizia a bofonchiare da solo, facendo delle medie ponderate, appellandosi alle statistiche… non li ho presi? mi sono caduti? dove sono?!

Parentesi sui tempi: L 5, M 6, F -17, D 2. Cioè Francesco ha bruciato i suoi 30 min ed è andato oltre di 17min! Ha pensato quasi il doppio di uno di noi!!

Facendo lo schema razze e tempistica, si ottiene:
L: Merchant Trolls (1,2), D (3), Swamp Gipsies (4,5,6), D (7), Underworlds Orcs (8,9)
M: Dragon Master Giants (1), D (2), Commando Priestesses (3), D (4), Wealthy Dwarves (5), D (6), Hill Humans (7,8,9)
F: Spirit Ghouls (1), D (2), Flying White Ladies (3,4,5), D (6), Berseker Halflings (7,8,9)
D: Bivouacking Amazons (1,2,3), D (4), Pillaging Ratmen (5,6,7,8,9)

Insomma alla fine Luigi ha usato 3 razze (Troll, zingare e orchi): sfruttando meglio i rimbalzi delle gipsy e non perdendosi qualche punto avrebbe raccolto qualcosina di più; Mauro ha utilizzato addirittura 4 razze (Giganti, pretesse, nani, umani) con una tecnica a singhiozzo razza-decadenza abbastanza strana ma che ha fruttato. Ovviamente ha reso molto il fatto di rimanere indisturbato gli ultimi 3 turni. Francesco ha usato la strategia che avevo adocchiato guardando la pila iniziale con 3 razze (ghouls, bianchesignore e halflings). Gli Spirit Ghouls gli hanno permesso di avere 3 razze sul tabellone: 2 attive ed una immortale. Le ultime mani vagonate di punti. Io ho tenuto solo 2 razze (amazzoni e topi) puntando sulla quantità: le amazzoni iniziali si allargavano e col bivacco si potevano difendere, i topi si sono intrufolati con almeno un paio di ubertosi turni da 16 e hanno retto la derattizzazione astiosa degli ultimi turni.

Dopo una sosta dal cornettaro, ritorno vittorioso e anziano a casa e mi viene in mente il romanzo breve di Steinbeck: “Uomini e topi”. Il titolo del quel capolavoro ha origine da una poesia di Robert Burns, grande poeta scozzese: “To A Mouse”. C’è un passaggio che dice:  “A comprovar che la previdenza può essere vana/I migliori piani dei topi e degli uomini,/van spesso di traverso./ E non ci lascian che dolore e pena,/invece della gioia promessa!” Beh… i migliori piani dei topi e delle amazzoni “van spesso di traverso”. Spesso, non sempre. E stasera godo! Buon compleanno, Daniele!

Classifica generale: D 16, M 6, F 4, L 2

Il pensatore

settembre 19, 2013

Il-pensatore

Rieccoci qui. Dopo un paio di anni, pronti ad inaugurare la VI stagione dei Giochi da Tavolo. Sempre noi. Con qualche cambiamento. Qualcuno è diventato padre, qualcuno consigliere municipale, qualcuno ha beccato il cucchiaio, qualcuno ha un paio di stellette in più. Comunque sempre noi.

Riniziamo da casa Bagnato-Pagano. Ci attende una pala di pizza, caylus e il nuovo esacromatico cubo timer. La prima chicca della serata, ops della stagione, la spara Luigi:  “aò è già scarico!”. Il rintronato non ha scambiato la pellicola protettiva con finte indicazioni come il vero display!? Dai dai che cominciamo alla grande! Francesco non vuole essere da meno e fissando il tabellone fa: “Aiutatemi. Un po’ mi ricorda quell’altro gioco con le tre fasi: segrete, mura e torri. Come si chiama?!” Sguardi basiti, qualcuno cerca le telecamere di Scherzi a parte, qualcuno impietosito chiarisce: “A frà quell’altro gioco è questo gioco! Caylus!” Bene bene siamo proprio belli carichi.

Al sorteggio M (blu), D (arancio), F (rosso), L (verde). Mauro rantola qualche delirio sull’essere primi che non favorisce proprio. Ecco la stagione è iniziata! Si hanno 40 min a testa. Totale: 2h 40min. Tra parti comuni e pause non si vogliono sforare le 3h. Ancora non è chiaro cosa succeda allo scadere del proprio tempo. Si opta per la mossa immediata: 5-10 sec. Vediamo come va.

La sequenza dei 6 edifici rosa è: mercato piccolo, roccia, legno/cibo, legno, carpentiere, legno/stoffa. Non so che strategie impiegheranno i miei avversari ma so che hanno fatto diverse partire su ipad quindi qualche idea se la saranno fatta. Io conto di aggiustare il tiro in corsa.

Segrete: Mauro va subito al castello ed io costruisco il venditore ambulante. Il passo successivo di Mauro è il muratore: così sembra che non prenderà la riga costruttrice dei favori. O almeno pare. Francesco riesce ad impipparsi con il classico errore del tessuto mancante alla giostra; comunque tira su la fattoria che produce 2 pietre e fa 2 pezzi al castello. Due pezzi anche per Luigi. Ma niente edifici. Io riesco a portare a casa il primo edificio di pietra (la chiesa soldi->punti). Tutti sembrano puntare sulla riga dei soldi. Ma è solo l’inizio.

Mura: Provo ad accumulare soldi. Con la costruzione poi del mercato grande (1cubetto->6$) metto in azione la combo mercato-chiesa: con un cubetto prendo 6 monete e 4 le investo per 5 punti. Luigi si tuffa sulla riga delle costruzioni, ma costruisce solo un edificio. Io mi butto all’inseguimento. Luigi controlla anche il piazzamento da 1. Ma io ho un sacco di edifici su cui piazzare a costo uno in coda. Mauro è proprio un palazzinaro e tira su il 2pietre/1tessuto, il convertitore oro-> punti ed il notaio. Io riesco a portare a casa la banca: soldi-> oro, mentre Francesco non costruisce. Avrà fatto un voto? Faccio girare allora un sambuchino bello gajardo che stronca la residua lucidità di luigi e francesco. Infrangono la legge sull’astinenza dagli spiriti e mi trovo così da alcolista veterano a dominare al castello. Con il bonus in chiusura Luigi realizza il primo residence ed io l’alchimista (materiali->oro). Ho un bottino di 15 punti di vantaggio su Mauro, ancora più dietro Luigi e a chiudere il rosso Francesco. E’ il suo colore di gioco o l’effetto sambuca?

Torri: anche io e Mauro prepariamo i residence verdolini per gli edifici azzurrini del Gran finale. Si fa correre il preposto. Meglio per me: non avranno tempo per recuperare. Mauro inizia ad accumulare pietre. Lui è un fan della lapidazione e della cattedrale (+25) ed io devo provare a reggere questa spallata. Mauro continua a trascurare il castello. All’inizio penso sia stata una scelta ora è quasi un obbligo: gli servono ori e deve costruire l’architetto poiché è troppo indietro sulla linea delle costruzioni. Io riesco a convertire la montagna di soldi accumulati in punti e ho pure il tempo di tirare su il sarto: sei punti, buttali via. All’ultimo turno mi trovo in seconda posizione: è fondamentale la posizione nell’ultima mano. L’ ultimo all’ultimo ha una scelta misera e va a convertire i propri favori dopo che tutti hanno fatto i porci comodi loro. Francesco scopre tutto questo con amarezza. La statua è mia e con i favori raccolti in cascata esce fuori pure un altro architetto. Mauro realizza la cattedrale (25pv) e Luigi il monumento (14PV + 2 favori). Francesco un misero edificio di pietra da 3PV. cvd = come volevasi dimostrare. Insomma le somme sono presto fatte.

D 94, M 77, L 61, F 53

Sono proclamato vincitore e pensatore dato che, se si vuole analizzare l’uso del tempo, si nota subito come ho sfruttato (abilmente) tutto il mio tempo a disposizione fino all’ultimo minuto.
D (<1min), M (14min), L (11), F (15) – durata totale  circa 3h.
I miei avversari hanno mediamente 10min abbondanti in più a testa. Il passato da scacchista mi ha aiutato non poco nella gestione del tempo.  Comunque il suo sporco lavoro il cubo l’ha fatto: caylus è stato contenuto nelle 3h ipotizzate.

Ho l’impressione che i miei avversari non avessero le idee chiare. Nessuna risolutezza nella scelta della linea dei favori: Luigi ha ottenuto 11 favori.  Ha puntato sulla costruzione,  ma alla fine ha edificato poco. A parte residence e monumento finale: 1 solo edificio costruito. Sempre a corto di soldi si è trovato spesso a ricorrere alla riga dei soldi. Mauro è andato al castello il minimo sindacale ma ha costruito tanto. Nei pochi favori (4) si è barcamenato tra soldi e costruzioni. Francesco in confusione. Anche lui divide i favori tra denaro ed edilizia: arrivando a 3 su ciascuna. Ma un edificio in tutta la partita è troppo poco.

Classifica generale: D 8, M 4, L 2, F 0

Gamers, games, news & memorabilia

agosto 5, 2011

Proviamo anche quest’anno a fare una breve analisi della stagione su giochi, giocatori, novità e memorabilia.

Giocatori

Luigi 64
Ha solo 4 punti in più rispetto alla stagione precedente. E’ stato l’unico a sfruttare il fattore casa in modo adeguato (3/6). Nonostante 5 vittorie, gli 11 ultimi posti sono troppi. Ehi 11 su 23 partite siamo quasi al 50%. A fine gennaio era secondo (!) in classifica, poi si è spento. Ha lottato fino alla fine, ma proprio nel finale è stato ancora più debole: 5 zeri su 7 partite. Voto: 5-. Inceppato

Daniele 81
Non ci si aspettava la stagione precedente (132 pt, 5,5 di media, 13 vittorie su 24), ma neanche di rischiare di tornare a casa con il cucchiaio nell’ultima serata. Durante l’anno per tre volte ultimo, 47 punti in meno, dopo 2 anni al alti livelli una stagione mediocre. Anche se alla fine ha quasi rischiato di arrivare secondo, ci si aspetta molto meglio da lui. Voto: 6-. Appena sufficiente

Francesco 82
I titoli di Keyarts (evo e SW: 3 vittorie su 3) sono il suo cavallo di battaglia. Non regge lo stress da capoclassifica. Soffre dalla XVII partita, la II a Funkenschlag: raccoglie solo 18 punti nelle 7 ultime partite, a fronte di un Lattanzi che porta a casa 37 punti. Alla fine ha una media uniforme nei posizionamenti (6-6-5-6). Voto: 6,5. Medio

Mauro 95
Il ruolo di Mr III posto ad inizio stagione lo relegano in fondo alla classifica. Alla nona partita dista dalla vetta 20 punti. Poi c’è la svolta nella sezione cattedralizia (keythedral & pilastri) con 20 su 24. L’aggancio a Francesco avviene dopo Funkenschlag e poi cavalcata trionfale. Dopo il disastroso inizio stagione, il suo motto “Non è ancora detto!” riveste diversi significati. Voto: 7. Diesel

Giochi

Siamo alla Terza stagione, seguita dal Blog. Periodo e struttura rimangono i soliti: Settembre – Luglio ogni 2 settimane con 19 appuntamenti totali (6 partite in casa a testa per tutti, tranne la botta secca da Mauro). E’ il secondo anno con classifica generale e punteggi 8-4-2-0.

Sul fronte titoli, ci siamo sfidati con 14 giochi con 6 novità o quasi (vasco da gama, stone age, keythedral, keltis, attika, alhambra) alternate con 8 classici (Small world, Kingsburg, Colossal arena, i pilastri della terra, Evo, Funkenschlag, Caylus e Carcassonne)

Come sempre stiliamo una classifica di gradimento: ognuno numera da 1 a 14 i giochi della stagione. Chi raccoglie meno è il vincitore. E roba da non crederci per il terzo anno consecutivo…

1. Kingsburg. Vabbè ce piace e basta. Anche espanso. Ora dovremo provare qualche altro titolo della coppia Chiarvesio-Iennaco.

2. Caylus e Keythedral. A dimostrazione che siamo Worker Placement fan: un super classico e un autoprodotto, IL gestionale per eccellenza ed una simpatica novità. Certo una vittoria a Caylus è come la vittoria nel derby di campionato: la stagione può andare in vacca, ma vuoi mettere la vittoria a Caylus? Keythedral è il Catan gestionale e ci è “piaciato”. Ci sarà anche un motivo per cui gli abbiamo dedicato l’unico post strategico della Season.

4. Vasco da Gama. Bella novità con cui abbiamo esordito. E’ un titolo della Ludoteca Ideale 2010 e lo merita. Tabellone molto bello, meccaniche nuove e minispippoli lo rendono piacevolmente rigiocabile.

5. I Pilastri espansi della Terra Ancora piazzamento omini e la pesca degli spippoli per eccellenza. Non può mancare dalla nostra tavola.

6. Small World. La combinazione razze e abilità è sempre affascinante e ogni tanto si scoprono combinazioni mortali in senso positivo e negativo.

7. Stone Age e Alhambra. Novità e semi novità. SA è un altro “ludo ideale 2010” con tabellone mozzafiato, dadi raccogli risorse con bicchierotto in simil pelle da collezione. L’Alhambra invece è uno Spiel de Jahres 2003, mai giocato negli ultimi 3 anni, ma non per demerito. Riscoperto e da rigiocare.

9. Evo e Funkenschlag. L’allegro genetista e le aste energetiche è la strana coppia del IX posto. Ricordando Evo ringrazio Mauro con i suoi pazienti e impagabili lavori di nazionalizzazione dei titoli teutonici. Power Grid, # 5 della classifica BGG, rigiocato dopo una stagione di pausa, ci ha donato la perla del “passo” e “la regola mi consente…”.

11. Carcassonne non si discute, si ama… o si odia. Oramai il classico per la chiusura. Non riesco ad immaginare finali alternativi.

12. Colossal Arena. Gioco di carte e scommesse. E’ una delle serate doppie

13. Keltis. Nonostante sia uno Spiel de Jahres (2008), non ci sconvolge. Piacevole, veloce, forse troppo fortunello e leggero. Gli 8 punti vinti con Caylus dovrebbero valere doppio. Il Knizia di Tigri & Eufrate è altra roba.

14. Attika. Meno fortunoso di Keltis, ma anche qui se non peschi bene carte e sequenze cittadine, poco vai avanti. Insomma se c’è troppa fortuna, non ci divertiamo.

Notare come i giochi “veloci” quelli delle serate doppie, occupano gli ultimi posti in classifica. Ci piace la meditazione!

Memorabilia & Novità

La serata per definizione: Keythedral da Francesco con il gavettone di coca cola nella scatola del gioco e la legge di fra giocata in chiusura che fa perdere 2 punti a me e fra e regala un +4 a luigi!

Il post per definizione: Standing Ovation per “Tutto finisce”.

Pesce d’aprile: ci vogliamo dimenticare il ritiro di Mauro?

Le Sentenze: un anno in una quindicina di frasi è sintetico e simpatico. Da mantenere.

Il post strategico.  Il post su Keythedral è stato un evento unico che non ha avuto purtroppo seguito. Speriamo che nella prossima stagione ci siano più interventi di questo tipo e che non sia il solo a scriverli… Capito ciurma?

Il racconto. Tanto per variare…

Il primo video. Lavoratori della maltaaaa

Un paio di creazioni capolavoro: l’immagine spot per l’evento Caylus e l’immagine luigi-cucchiaio

Sentenze ludiche

agosto 2, 2011

Dopo il motto crociato della scorsa stagione “Basta che non vinca il Pagano”, ecco qui sintetizzato un anno di giochi in una sequenza di perle di saggezza.

Un capitano è sempre utile (saggezza popolare, Vasco da Gama)
All’inizio devi quasi prenderle (luigi, Small World)
Non regalare accessi al tuo campo (daniele, Keythedral)
Aspè… posso giocare questa legge! (francesco, Keythedral)
Chi non ha chiuso la Coca Cola? (francesco, dopo l’esondazione nel suo salotto)
Non è ancora detto (mauro, Keltis)
Da 7 partite luigi non vince e mauro non arriva ultimo… chissà… (luigi, il profeta)
La regola mi consente 18 minuti per pensare (francesco, funkenschlag)
Passo (luigi, funkenschlag)
Scusate, ma il regolamento recita che… (mauro, funkenschlag)
Ognuno controlli il suo tempio! (luigi, Attika)
i gabbiani closcano (daniele, Alhambra)
Puntare ai favori (Le regole d’oro di Caylus)
Almen un in man (il classico motto rivisitato in aulica favella, Carcassonne)
Non è ancora detto (mauro durante la premiazione)
Gaglioffo, non ti azzardare a destarmi col nodoso cucchiaio! (rosita)

Tutto finisce

luglio 28, 2011

Non capita solo allo giovine stregone, con cicatrici saettanti impresse in fronte, di chiudere saghe. Anche per noi… tutto finisce.

Nella dimora pompeiana del nostro segaligno ospite di turno, all’imbrunire di un’uggiosa giornata, una combriccola di incanutiti bimbi confluisce per sedare l’ultimo dissidio. In palio un ligneo cucchiaro, da tutti schifato. Ma solo due possono agognare a sollevare entro compieta il pugno scettrato del concavo utensile. Gl’altri due sognano di nomarsi Signore dei Pancali Ludi.

La singolar tenzone si svolge, come tradizione, con una doppia scaramuccia nella ricostruzione dell’occitana Carcassonne con acciottolati serpentoni viari attorno a distese erbacee e mura sconnesse. Prima di iniziare Mauro dispensa avvertenze: parca nutrizione, di modo che il sangue irrori le cervella e non venga convogliato tutto nelle budella, e astinenza dagli spiriti che confondono  e disperdono i già radi neuroni. Rosita, scevra dei suoi monili, si congeda dal consorte con uno scongiuro contro la malasorte: “Gaglioffo, non ti azzardare giammai a destarmi col nodoso cucchiaio!

Prima partita: base + tessere king, fiume, 1 sola tessera, punteggio III ed. La lotteria dello spippolo ominide fissa la teoria DFLM. I quadrangoli fluviali sono i primi ad essere ribaltati. Francesco pesca quello con il monastero e viene accolto con un unisono “ecco ha vinto!”. Mai anatema fu più erculeo: sarà l’unico suo scialbo convento di tutto il vespro. Io ingrano lentamente e Luigi inoltre, con arguzia malvagia, mi sabota una rocca. Mauro tira su monasteri con protervia, neanche fosse san Benedetto. Francesco per contrappasso inizia a tirar giù santi per gli insulsi quadrilateri che il beffardo destino gli propina. Poi mi disincaglio dall’alveo della rovina ed il mio adombramento viene fugato da un paio di fortilizi che mi adducono punti e speranza. Il sor Lattanzi azzarda una geremiade sulla iattura delle ultime pescate. E qui rischia una sacrosanta lapidazione degli astanti.

Al compito dei punti, ci domina infatti con un soverchiante vantaggio. Noi altri tre invece ci contendiamo l’ultimo viottolo. E… sono secondo, dietro Mauro! Un puntarello sopra Francesco e… Luigi è ultimo!

M 87 (3+37+29+18)
D 66 (16+35+9+6)
F 65 (12+23+9+21)
L 63 (11+22+15+15)

Alla fine della prima partita tutto si cristallizza. Nulla cambierà. Mauro si fregia della seconda stella a destra e Luigi è cucchiaio per il secondo anno consecutivo. Amen.

M 95, M 82, D 81, L 60

Seconda partita: base + tessere king, no fiume, 3 tessere, punteggio III ed. Ora c’è spazio per facezie, frizzi e lazzi: la seconda partita, come si dice, è pura accademia. E’ Luigi il mesto cluniacense di turno. Io costruisco manieri a profusione con mattoni e clipei. Non pago, da briccone rubo uno stradone a Francesco così tanto per chiudere con una bastardata. L’ancor per un fiat dottorando non è crucciato più di tanto, dato che dopo la fase monocorde di brandelli di strada, ha iniziato una stagione con elementi dalla lisergica topologia.  Anche il Bistellato, imbambolato dalla gloria, perde una pletora di punti infrangendo l’aureo precetto “Almen un in man”. Rapidamente chiudiamo e contiamo tanto per la statistica.

D 86 (18+44+9+15)
L 78 (12+28+29+9)
M 68 (8+38+14+9)
F 48 (5+16+0+27)

Passiamo al clou della serata: la premiazione. Tra parossismi e lacrime, il detentore del cucchiaio dovrebbe consegnare il trofeo al “vincente” successivo. Ma in questo caso è un’autoconsegna quella che è immortalata da Victor di passaggio dopo aver rischiato di passare la nottata perso tra le nubi borboniche di Napoli e Palermo.

La conventicola è sciolta: Francesco è il biargentato, Daniele è lo scampato, Mauro è l’onorato, Luigi è il dileggiato.

STAGIONE 2010-2011. CLASSICA GENERALE FINALE

Mauro 95, Francesco 82, Daniele 81, Luigi 64.

Fattore h6

luglio 7, 2011

Nella sala grande dell’Hotel Petra, al piano interrato, gli orologi sono in moto. Ed io sono in attesa del mio avversario. Arriva al limite del ritardo consentito. Risponde al mio e4 con d5: e vai con la Scandinava! D’altronde è gennaio e fuori fa freddino… che cosa mi aspettavo? Il tizio gioca aggressivo. Preferisce lasciarmi materiale per avere vantaggio di sviluppo o di attacco. Non abbocco, difendo bene e poi passo al contrattacco. Ma perdo un sacco di tempo. In un finale vinto, non vedo la mossa. Ho la partita vinta,ma non la vedo… anzi… tutto quello che ho costruito crolla e … perdo. Tutta la notte mi sogno h6. Una banale spinta di pedone… h6 h6 h6…

Questo accadeva la vigilia della Befana del 2005. Avrebbe dovuto insegnarmi a non perdere lucidità sotto sforzo. Avrebbe dovuto. Ma il fattore h6 è maledetto. Ed è tornato. E’ qui. Purtroppo.

La mitica seratona Caylus ci attende prima del gran finale: una tappa quasi obbligata nel nostro torneo. Il gestionale per eccellenza, il gioco che è stabile nella Top Ten dei Giochi da Tavolo, il nostro stramaledettamente lungo, ma sempre intrippante Caylus. L’appuntamento è tassativamente anticipato alle 19. Ci sono sempre servite più di 4h. Ripassatina alle regole e via. Per non perdere tempo prezioso scatta pure la pizza a domicilio. In preparazione all’evento, boom di accessi alle pagine di Caylus sul blog e le regole auree sono stampate e importate su ogni tipo di supporto. Luigi ha preparato uno dei suoi pizzini. In realtà sono io quello un po’ impreparato. Ho trovato online un post che meriterebbe un po’ di attenzione… ma non ho avuto tempo per studiarlo bene. Maledizione!

Al sorteggio, gli edifici rosa sono messi in una sequenza che non dovrebbe creare problemi: cava, segheria, mercato piccolo, carpentiere, foresta e fattoria. Nella prima fase, a parte un pezzo a testa al castello, si iniziano a costruire gli edifici in legno. Luigi si trasforma in venditore ambulante ($->risorse), io tiro su il Mercato grande (cubo->6$), Fra una farm (2cibi/1 tessuto). Chiudiamo io e Mauro con un altro pezzo al castello e con il favore bonus raccolto aggiungiamo un paio di edifici lignei: Mauro la doppia cava (2 rocce) ed io la farm (2 tessuti/1 cibo). Al primo conteggio con le segrete completate, siamo messi così: D 16, M 12, L 9, F 7

La seconda fase dura solo 3 turni: si fa correre il prevosto. Francesco tira su un paio di edifici in pietra: la bottega (2 pietre+1tessuto) e il gioielliere (oro -> punti); Luigi mette in piedi la farm 2cibi+1tessuto; io e Mauro ci scorniamo al castello con una botta da 3 pezzi a testa. Sempre con i bonus, Mauro diventa banchiere ($->oro) ed io sarto (tessuti-> punti).
In questa fase: D 19, M 19, F 16, L 9.
Nel totale: D: 35, M 31, F 23, L 18

La terza fase vede subito Francesco costruire l’alchimista (cubi-> oro) e Luigi la chiesa ($-> punti). Mauro si incarta un paio di volte non riuscendo a costruire l’edificio residenziale verdolino, io mi incarto e concedo a Francesco e Mauro un passaggio tranquillo in banca dopo che mi sono sperticato a raccogliere l’oro in miniera. Luigi si incarta per definizione. Tranne lui infatti, facciamo evolvere un edificio a testa in residence in preparazione degli edifici di prestigio. Al rush finale, purtroppo Francesco è in vantaggio con la botta da 25. E’ inarrestabile. Devo e posso contenere Mauro.

Purtroppo sono stanco e faccio la cosiddetta vaccata dell’ultima mossa. Questa è la mossa critica che conosce ogni scacchista, quella che ti manda in vacca una partita egregiamente condotta, quella che ti brucia 5 ore di lotta a tavolino, quella che annebbiato dalla stanchezza ti polverizza una fatica improba. Dovevo solo comprare una risorsa… un legnetto che nessuno si filava… avrei potuto fare un pezzo in più al castello (+3 punti) ottenere il bonus favori (+1 punto riga favori)… ergo 4 punti buttati! Perché non l’ho fatto? Perché? Ecco il Fattore h6.

Si va alla conta: Francesco con la monumentale cattedrale si pappa 25 punti! Io vado in un albergo da 16, ma Mauro fa il monumento da 14 e raccoglie 4 favori in una botta sola. Si prende così l’oro che gli frutta quei 3 punti che mi fregano. Luigi è indietro: il suo pizzino non ha funzionato. Bruciando la seconda piazza, perdo la possibilità di incrementare il vantaggio di 2 punti su Luigi e rendo meno incandescente la lotta per il titolo. Con Mauro e Francesco racchiusi in 3 punti, si sarebbero pepate di più le partite finali. Peccato!
In questa fase: F 48, M 34, D&L 28.
Totale finale: F 71, M 65, D 63, L 46

L’unica certezza è che Francesco si tira fuori dalla lotta per il cucchiaio (+20 sull’ultimo) e si porta a 5 punti dalla vetta. Per la spoon-bagarre, io e luigi rimandiamo tutto alla doppia partita finale a Carcassonne. Per evitare il secondo cucchiaio, Luigi è costretto ad un paio di partite perfette con allegate mie performance insulse. E vista la serata h6, non sono molto fiducioso sulle mie capacità.

Per chiudere in bellezza, durante la notte invece di sognarmi il dolce sorriso di Scarlett Johansson, ho fisso nel cervello un maledetto cubetto di legno.

Classifica generale: M 85, F 80, D 69, L 60.

In esclusiva

luglio 6, 2011


In attesa della partita a Caylus, Luigi consegna ai posteri questo capolavoro! Vince così a mani basse l’appalto per la pubblicità e la promozione degli eventi per la prossima entusiasmante stagione.

Mentre i gabbiani closcano

giugno 23, 2011

Alhambra è un complesso palaziale andaluso a Granada (così recita wikipedia), ma è anche lo Spiels des Jahres 2003. Gioco semplice, ma insidioso, in cui con 4 tipi di soldi si costruiscono 6 tipi di palazzi facendo attenzione ad averne la maggioranza per tipo e costruendo il più lungo muro perimetrale.

Siamo a casa di Mauro: l’evento unico della Stagione. Dato che Mauro, da un anno, ha lordato con maestria le nostre dimore, Francesco ha invitato a preparare “una scatoletta di formiche da lasciare sul terrazzo, una coppia di scarafaggi e i gavettoni urinali” per una semplice ed efficace vendetta. La casa è già bella zozza di suo e la disposizione all’aperto sul terrazzo spegne ogni ritorsione, anche se io ho con me un bel bustone di capoccette di fagiolini appena capati.

Mentre si sta per iniziare, dal palazzo di fronte una coppia di gabbiani sembra ridere di noi e delle nostre grandi mosse e strategie. Sorge la domanda: “Come si chiama il verso del gabbiano?” Daniele:”I gabbiani closcano!” Gli Altri: “Ma quante ne sai! Complimenti! Questa era difficile, eh?” Daniele: “E’ un verso onomatopeico… non lo sentite? clo-clo-clo“. Sarò costretto a confessare quasi subito di aver creato dal nulla il closcare dei gabbiani, ma comunque ci stava proprio bene, mi ero quasi convinto pure io.

Iniziamo a giocare: sequenza FDLM, alla prima pescata Francesco prende la carta fine I fase. Ops, piccolo errore. Prima dobbiamo distribuire le carte e poi creare i mazzi con le carte fine fase. Ok riniziamo la partita.

Francesco parte alla grandissima. Inanella una sequenza di “mosse perfette” niente male. Si costruiscono palazzi e ci son sempre soldi in mano. Unica pecca è che ha solo edifici bianchi e celesti. Mauro, anche lui imbrocca benino, ma alla fine ha solo il predominio sui rossi. Io e Luigi fatichiamo, ma raccogliamo bene: Luigi punta su bianchi e viola. Io mi diversifico su 3 tipi e forzo la chiusura prima che i fragili predomini si capovolgano velocemente.
L 16 (8 edifici+8 mura), D 12 (8+4), F 11 (3+8), M 4 (2+2).

La prima classifica è bugiarda, dato che io e Luigi siam senza denaro e si fatica un po’ a riacquistare potere d’acquisto. Io mi riesco poi a sviluppare con coerenza, ma pare che riesca a prendere solo verdi. Francesco, con un rigurgito laziale, ha un quartiere che è una chiazza biancoceleste. Mauro inizia a sembrare una maledetta reclame benetton con un caleidoscopio di colori. Luigi inizia ad incartarsi. Al secondo conteggio:
M 36 (27+9), F 32 (19+13), D 29 (21+8), L 20 (12+8)
Tirando le somme: F 43, D 41, M 40, L 36

Nella terza fase, io mi preoccupo di contenere Luigi. Innanzitutto evito che si prenda il quarto viola. Finché si contende il domino violetto con mauro non si pappa i 21 punti finali.  Controllo inoltre che non mi superi coi verdi. Nel frattempo Francesco cresce bene, ma purtroppo Mauro meglio. E tutto pare incastrarsi per lui a perfezione. Nel rush finale, Luigi si becca una maledizione arancione: ha solo carte arancioni e TUTTI (ehi, dico tutti) giocano sull’arancio. Ergo si trova all’asta finale con carte inutili. Io e Mauro andiamo a prendere i residui: io vado a togliere punti a Francesco e Mauro accaparra predomini e unisce muri. Insomma Mauro scavalca Francesco, attonito allibito e, direi pure, un po’ incas.
M 85 (72+13), F 76(56+20), D 51 (39+12), L 49 (36+13)
FINALE: M 125, F 119, D 92, L 85

Con gli 8 punti del primo posto, Mauro si tira fuori dalla bagarre per il cucchiaio di legno. Ben 21 punti lo separano da Luigi: record stagionale del gap primo-ultimo. Mentre Mauro gongola come un demente, io ne approfitto e, nel salutarlo, gli infilo nella busta con il gioco i resti dei fagiolini! Almeno questo.

PS: pare che i gabbiani gridino e strillino.

Classifica generale: M 81, F 72, D 67, L 60.

Ognuno controlli il suo tempio

giugno 9, 2011

Si arriva alla scelta del gioco da fare a casa di Francesco che mancano solo poche ore prima dell’inizio delle ostilità. Si sceglie Attika (2003), gioco che Mauro vinse nel primo torneo di Catan inter nos e che oramai cercava di proporre alla nostra attenzione da un’annata buona. Con Attika ogni giocatore controlla una città stato ellenica che si allarga sulla mappa di gioco, ricopre di insediamenti il territorio, molesta l’espansione altrui e cerca di connettere i templi dell’Antica grecia. Francesco comunista sceglie la rossa Tebe, Luigi itterico la gialla Sparta, io ecologista la verde Corinto e Mauro da “effeminato filosofo” la celestina Atene. Si vince costruendo 30 edifici o connettendo due templi: ma quest’ultima condizione in 4 giocatori è un evento impossibile!

Prima partita
Al primo sorteggio la sequenza di gioco è LMFD. Parto per ultimo ma con più risorse. Il gioco procede tranquillo. Anche se Francesco si lamenta per la mancanza di un’acqua maledetta per il porto, dopo tutto il gruppo costruisce quasi compatto. Finché, con un nuovo tassello dentato, espando il tabellone di gioco e creo un possibile camminamento fino al tempio nella zona di influenza di francesco. Vengo ignorato. Al primo tentativo di chiusura dico pure ad alta voce “per poco non ce la facevo”. Luigi commenta ” e che volevi vincere?!”. Beh ci provavo. Comunque c’è un altro giro di giocate e nessuno mi considera! Allora ci riprovo e questa volta alla pesca tiro su la “Strasse” della chiusura. La poggio e dico “Ehm… così avrei vinto!” Silenzio. Gli attoniti astanti fissano il tabellone. Si sente mormorare qualcosa, Franceso annuncia “Luigi è ultimo”: era partito subito il conteggio delle costruzioni. Imprecazioni tra i giocatori: Mauro si difende con un “non avrei potuto stopparlo ugualmente” e con un “in realtà il segnalino tempio mi copre la visuale”; Francesco ammette la svista ma Luigi lo insulta e invoca il motto “ognuno controlli il suo tempio!“.

D 17 (unione templi), M 17 (costruzioni), F 15, L 14

Seconda partita
Vinco il sorteggio e parto alla grandissima. Mauro non molla e stiamo lì. Francesco inanella pescate sfigate da campione e Luigi sembra un architetto ubriaco: ergo rimangono molto dietro nel piazzamento sul tabellone. E proprio mentre io e Mauro stiamo per affrontare il rush finale con soli 7 templi da collocare, Luigi Leonida (zitto zitto tomo tomo cacchio cacchio) si è preparato un colpo di coda niente male. Azzera una pila, piazza il nuovo pezzo tabellone in modo che si crei un archetto da due posti col tempio di Mauro e dato il numero di carte accumulate ed un’anfora in cantina per un’azione supplementare, tira su le 2 costruzioni che chiudono il cammino. Vittoria! Ancora una volta dormita generale degli avversari. A onor del vero, questa era un po’ più subdola da sgamare, ma da dei veterani delle infamità come noi certe sviste non si possono ammettere. Sarà la stanchezza del fine stagione? Comunque “ognuno controlli il proprio tempio!“, vero Mauro?

L 15 (unione templi), M&D 23, F 15

A fine serata si tirano le somme. Attika premia Corinto (me) con un bottino da 11, a seguire Sparta (Luigi) con 8 e Atene (Mauro) con 7, staccata Tebe (Fra) con un misero 2. Se Tebe piange, Tebe non ride.

Serata: D 11 (8+3), L 8 (0+8), M 7 (4+3),  F 2 (2+0)

In classifica torneo, Mauro stacca di 5 punti Francesco e io guadagno 3 punti su Luigi, distanziandolo anch’io di 5. Si sbriciola il doppio gruppo: testa (M&L) e coda (D&L). Se infatti si osservano le differenze tra le varie posizioni: si passa da un modulo classista 0-12-2 ad un equilibrato 5-3-5.

Classifica generale: M 73, F 68, D 65, L 60.